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Calendario da tavolo con termometro, grigio, Metallo (Peltro) e Vetro, cm 14x14
     Calendario da tavolo con termometro grigio, cm 14x14 Calendario da tavolo con termometro (Metallo (Peltro) e Vetro)

GREGORIO

Calendario da tavolo con termometro

cm 14x14
Metallo (Peltro) e Vetro
colore: grigio

Visualizza i prezzi: €

Ref: 8940

Designer: Enrico Cosi - Sergio Tabellini

nel film: DON MATTEO

AMBIENTI
sala:    2     3    

Realizzato a mano dai nostri maestri peltrai, questo splendido calendario e termometro in peltro è una fedele riproduzione di un antico strumento di misurazione; appendilo a una parete per riportare la un tocco di classicità nella tua stanza costellata di apparecchi digitali e high-tech.

Il termometro utilizza la classica scala Celsius, in onore del lavoro pionieristico svolto nel XVIII secolo da Celsius e Cristin, i quali formularono la classica scala 0-100 che oggi tutti conosciamo.
La data e il mese vengono segnati attraverso l'utilizzo di piccoli pioli in ottone. Questo calendario, pittoresco ma senza essere affettato, apparirà perfettamente a suo agio su una scrivania, scaffale e in effetti ovunque possa essere utile per ricordarci di segnare e celebrare un altro nuovo giorno.

L'anno di 365 o 366 giorni non è mai esattamente uguale all'anno solare, il quale dura 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi. Nel corso dei secoli si sono susseguiti numerosi tentativi di colmare il vuoto esistente fra il calendario solare e quello formale, e la permanenza di tale gap ha creato non poche confusioni.

Si dice che quando Romolo era vivo, attorno all'ottavo secolo a.C., il calendario fosse formato da 304 giorni, divisi in 10 mesi: gennaio e febbraio non esistevano.

Luglio era originariamente chiamato "quintilis", il "quinto mese", successivamente cambiato in "julius" in onore di Giulio Cesare, che era nato in quel mese. Agosto era originariamente chiamato "sextilis", il "sesto mese", successivamente cambiato da Giulio Augusto in "augustus", per celebrare le proprie vittorie nelle guerre civili.

Settembre, ottobre, novembre e dicembre erano inizialmente il settimo, l'ottavo, il nono e il decimo mese dell'anno. La leggenda vuole che i mesi di gennaio e febbraio siano stati aggiunti da Numa Pompilius, il quale estese l'anno a 355 giorni. Tuttavia, la differenza di circa dieci giorni e mezzo con il calendario solare continuava a generare una considerevole disparità fra le stagioni formali e quelle reali.

Nel 46 a.C. Giulio Cesare implementò una nuova riforma. Dopo aver fatto durare l'anno romano numero 708 (46 a.C.) 445 giorni, chiamandolo "ultimus annus confusionis", propose che gli anni successivi durassero 365 giorni e che un giorno extra fosse aggiunto ogni 4 anni - dando origine a quello che si definisce oggi "anno bisestile". Questo portò all'adozione del calendario "Giuliano".

Eppure, l'obiettivo di far corrispondere anno formale e anno solare non era stato ancora raggiunto, in quanto l'anno solare era ancora circa 11 minuti più corto. Questa apparentemente piccola differenza produceva un giorno di distacco ogni 128 anni. La riforma gregoriana, che portò all'adozione del calendario omonimo, stabilì che il primo anno di ogni secolo che non può essere diviso per 400 dovesse essere normale - in altre parole, non bisestile.

A seguito della riforma, gli errori che si erano accumulati nel passato furono corretti, e in una maniera alquanto radicale! Il giorno seguente a giovedì 4 ottobre 1592 divenne venerdì 15 ottobre, cancellando di fatto 10 giorni dalla storia. A seguito di questo repentino salto in avanti nel tempo, il nuovo calendario venne ufficialmente implementato.

Questo articolo appare nella celebre serie tv "Don Matteo".