lampade a petrolio fatti in Italia
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Lampade a petrolio - Metallo (Peltro) · Vetro

Lampade a petrolio: Fino alla fine del XVIII secolo tutte le lampade producevano una luce fioca, molto fumo ed un odore intenso, soprattutto se a bruciare era olio di pesce. Poche furono infatti le innovazioni significative dai tempi antichi. La rivoluzione industriale stimolò la ricerca di nuovi combustibili, in particolare di oli per lampade di buona qualità ed economici, che si rendevano necessari a causa delle crescenti richieste, da parte della popolazione, di fonti di illuminazione per lavorare e leggere anche dopo il tramonto.

Il "cuore" di una lampada a petrolio è il suo bruciatore. La fiamma si genera dalla combustione dell'ossigeno contenuto nell'aria; studi e prove empiriche permisero di ottenere i modelli più appropriati per fornire il giusto apporto di ossigeno. Le fessure situate alla base ed intorno ai bruciatori erano vere e proprie prese d'aria, senza le quali la fiamma si sarebbe spenta per mancanza d'ossigeno.

Il camino di vetro ha una duplice funzione: la principale è quella di creare una corrente d'aria ascendente, quella secondaria di proteggere la fiamma da possibili spegnimenti improvvisi. I camini hanno forme differenziate in funzione dei bruciatori ai quali sono destinati. Il bruciatore "Matador", ad esempio, prevede sulla sua sommità un diffusore capace di migliorare la distribuzione dell'aria attorno alla fiamma: per questo motivo il suo camino presenta un rigonfiamento, per evitare che la fiamma, avvicinandosi troppo al vetro, lo rompa.
Le nostre lampade a petrolio utilizzano i bruciatori "Matador" (brevettati nel 1895 dall'azienda tedesca Enrich & Graetz) ed i bruciatori "kosmos" (brevettati nel 1865 dall'azienda tedesca Wild & Wessel).

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